mercoledì 24 ottobre 2012

A te non è mai piaciuto - Lidia Ravera

Pubblichiamo il testo che Lidia Ravera ha scritto, e letto, per l' iniziativa MAI PIÙ COMPLICI (13 e 14 ottobre Torino) dedicata alla violenza sulle donne. Bellissimo, forte e commovente.


A TE NON E' MAI PIACIUTO

Ciao bimba bella. Ciao. Ciao ciao ciao. Non li puoi aprire gli occhi, eh…? Non importa… No, guarda che non mi offendo… È come quando ti leggevo uno dei miei articoli e tu sbadigliavi. Lì per lì sembrava che ero offesa… Ma non era mica vero, sai?. Tu sbadigliavi: che incubo la mamma femminista, sempre lì a farti due palle sul maschio com’è e come non è, e la donna invece qua e là su e giù… sbadigliavi, tu, e io smettevo di leggere… me ne andavo in cucina, “tanto ci sono abituata che le mie figlie mi scavalcano a destra”. Mi venivi dietro in cucina perché lo sapevi che mi sarei messa a tagliuzzare carote. Ti ricordi le mie insalate? Le chiamavi Sana Reazione Materna Vegetale all’ insulto delle Giovani Carnivore Disimpegnate. Mi arrivavi alle spalle, in cucina, dopo un po’, con il mio articolo bello stampato (che la stampante con te e con tua sorella funzionava sempre e con me mai). Lo leggevi tu, con sentimento… lo declamavi… E a me sembrava quasi troppo bello. Ti ricordi? Niente. Non ti ricordi. Non mi senti. Non senti. Questa è ufficialmente la più disperata delle nostre famose chiacchiere fra donne. Tanto che, di mio, guarda, per una volta, starei pure zitta. Zitta e piangi, madre di merda. Perché è questo che mi sento con te stesa in quel letto. Con quei cazzo di tubi nel naso e il sacchetto del sangue e il monitor che non riesco a staccare gli occhi di lì anche se i segni non li capisco. Me l’ha detto il meno scemo dei medici: parli signora, parli… stia seduta vicino a sua figlia e parli. Le faccia sentire il suono della sua voce. Ciao bimba bella. Ciao ciao ciao. Ecco qua il suono della mia voce. Com’è? Come mi è venuto… Quello di sempre? Quello di quando ti leggevo i miei articoli o quello di quando parlavamo di lui? Con che tono ti sto parlando? Il Didattico Polemico della mamma femminista? O quello scocciato e severo di quando ti dicevo Mollalo? Né uno né l’altro, direi… bimba bella. Questo è il tono disperato della madre che non è servita a niente. Mai sentito, vero, Bimbabella? Beh, c’è sempre una prima volta. La prima volta che ho provato a parlarti di lui, hai detto “A te Stefano non è mai piaciuto”. Infatti purtroppo no. Stefano è uno stronzo… per dirla in poesia… E non mi sono mai bevuta le tue balle, bimbabella. So distinguere un pugno da un colpo di freddo. So distinguere i lividi a grappolo di una scarica di colpi dal singolo livido giallo di una ragazzina distratta che ha sbattuto contro un tavolino. So che due incisivi non ti cadono mordendo il guscio di una noce, non a 29 anni. Perché ho fatto finta di crederci? Lo vuoi proprio sapere? Per non perdere il contatto. Perché avevo paura di perderti… siamo così noi… Le allegre streghe degli anni settanta… lo sappiamo che da 40 anni cercano di liquidarci con una scarica ininterrotta di caricature. E voi magari ci credete… Voi, le nostre figlie… tu, le altre… E allora ci difendiamo… vi facciamo la corte… fingiamo di credere alle vostre palle… Perché sì, certo, noi siamo Quelle che si erano ficcate in testa di insegnare alle donne a sentirsi forti come i maschi. Forti libere importanti. Ma non siamo soltanto quello. Noi siamo quelle che hanno incominciato ad alzare la testa, a cambiare il dentro, il dentro sì… Dentro casa dentro il letto dentro il cuore… Ti sto annoiando, spero! Ti sto annoiando?… Dimmi di sì… Sbadiglia bimba bella, sbadiglia, ridi… mandami al diavolo… bimba… non rimanere lì… non così ferma, ti prego… Ho… ho di nuovo sbagliato tono… mi hanno detto di parlare allegra e invece… Invece io sono un disastro… io sono proprio un disastro… e mi son messa d’impegno per diventare un disastro… è che… volevo una vita da persona… giocare da sola piuttosto che giocare comunque, anche se non sei d’accordo sulle regole… ho pagato. Io. Io ho pagato ma non volevo che pagassi anche tu. Nella mia testa tu dovevi giocare un gioco nuovo. Un gioco che… anche le ragazze possono distribuire le carte, vincere una mano, o magari far saltare il banco… Non è andata così. Quando mi hai presentato Stefano me ne sono accorta subito che le cose non stavano andando come avevo sperato. È un uomo vecchio, Stefano. Non importa che ha 30 anni… Ti guardava con occhi da  padrone. Non mi piaceva come ti guardava. Ti spostava una ciocca di capelli dalla fronte e io mi sentivo come se te l’avesse strappata. Gli piaceva umiliarti, ti ricordi, quando ancora si cenava certe volte tutti insieme e c’erano anche amici miei, quegli stessi amici che ti hanno vista crescere e hanno sempre apprezzato la tua intelligenza… tu parlavi come hai sempre fatto e poi, all’ improvviso, ti giravi verso di lui con uno sguardo timido, come cercassi la sua approvazione… quello sguardo non era il tuo e lui… ah per lui era come un segnale, iniziava a sfotterti con cattiveria, ti ridicolizzava… I miei amici si imbarazzavano. Poi un giorno Roberta, te la ricordi Roberta, adesso non c’è più, è una che non ce l’ha fatta a invecchiare, all ’epoca era ancora la più tosta di noi, la più aggressiva, beh una volta Roberta ha provato a rispondergli e lui ti ha fatta alzare da tavola e ti ha detto andiamo via. Ha detto andiamo via e tu l’hai seguito, bimbabella. No, no no no… non ti sto accusando. Non ti accuso di niente.

domenica 21 ottobre 2012

Violenza sulle donne

Una ogni due giorni, lo dicono le statistiche



Firma l'appello dell' Associazione nazionale dei centri antiviolenza "Donne in rete"

"L'associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza, denuncia la 105^ vittima di femicidio in Italia dall’inizio del 2012 e lancia un appello: Carmela, morta a diciassette anni per difendere la sorella dalla violenza dell’ex fidanzato, sia l'ultima vittima. La violenza sulle donne non è una emergenza ma è un fenomeno strutturale di una societa' che pone uomini e donne in una relazione di disparità. Lo denunciamo da anni e non è più tollerabile che in un Paese che si definisce civile, le violenze sulle donne e i femminicidi avvengano nell’indifferenza della società e della politica. 
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d'Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale. 
Le violenze sulle donne e i femminicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza. " 




Articoli sull'argomento 
domenica 21 ottobre 2012 - Ilfattoquotidiano.it:
sabato 20 ottobre 2012 - La Repubblica:

L'esercito dei carnefici



La strage delle donne - Riccardo Iacona





sabato 20 ottobre 2012

Report mercoledì 17 ottobre 2012



Con la riunione di mercoledì si è attivata la nuova modalità di incontro del gruppo, una assemblea plenaria al mese e incontri settimanali dei gruppi tematici.
E' stato quindi definito:

1) il calendario degli incontri mensili da Novembre a Giugno, in modo da permettere a tutte di organizzarsi per riuscire a riservarsi quel pomeriggio e a garantire la propria presenza:

mer 14 Novembre      Biblioteca della CGIL
lun  10 Dicembre       Stanze della Memoria
mar 15 Gennaio         Stanze della Memoria
mer 13 Febbraio            sede da definire
lun  18 Marzo                  "     "       "
gio  18 Aprile                 sede da definire
mer  8 Maggio                 "       "      "
mar 11 Giugno               sede da definire


Le riunioni avranno inizio inderogabilmente alle 17:30.


2) I gruppi tematici attraverso i quali strutturare e distribuire i vari progetti di lavoro. Ogni gruppo ha delle referenti che si impegnano a portare avanti le attività ma è ben accetto il contributo di tutte anche in modo saltuario e anche attraverso email. La partecipazione ai gruppi è aperta a tutte coloro che lo desiderano e che potranno mettersi in contatto con le componenti fisse del gruppo per partecipare alle riunioni.


  • Redazione                                                       
ambito: il gruppo si occupa della gestione mailing list, FB, Blog, TG, coadiuvato dalle segnalazioni di notizie da pubblicare da parte di tutte;            
              componenti : Silvia, Susy, Daniela 1, Lucia, Serenella, Serena

  • Rappresentanza di genere     
ambito: rappresentanza, democrazia paritaria, collaborazione su questi temi con gli altri snoq Toscana, iniziative politiche pubbliche locali sulla scia della Carta di Intenti (vedi ultimo punto);
                componenti : Antonia, Tatiana, Patrizia

  • Cordata di Genere
ambito: coinvolgimento  di tutte le realtà femminili della città per creare un movimento capace di influire e condizionare movimenti e partiti locali affinché favoriscano le candidature e l’elezione di donne non più espressione di una selezione maschile strumentale (che serve solo a far da vetrina);
              componenti: Ilaria, Serenella

  • Cultura di Genere
ambito: approfondimento delle tematiche di genere, creazione di una bibliografia per chi volesse iniziare un percorso di conoscenza, progetti educativi nelle scuole, sostegno degli altri gruppi in termini di contenuti;
                componenti: Serenella, Serena, Giulia, Ilaria

  • Violenza sulle donne
ambito: contrasto alla violenza maschile sulle donne;
componenti: Antonia, Daniela 2, Lucia

mercoledì 17 ottobre 2012

Prorogata la mostra TERREMUTATE a Siena



Care amiche,
vi informo che la mostra TERREMUTATE organizzata per la due-giorni con le donne dell'Aquila sarà ospitata questa settimana e la prossima nelle Stanze della Memoria, in via Malavolti a Siena. Il prolungamento della permanenza nelle Stanze permetterà di visitarla a chi sabato scorso (13 ottobre 2012) non era presente.
Le Stanze sono aperte al pubblico il MERCOLEDI'e il VENERDI' dalle 15.30 alle 18.30, ma Laura Mattei, che le gestisce, è presente anche al di fuori di quest'orario. Potete chiamarla al numero del Museo 0577.236607  (la mattina dopo le 11.00) e verificare la sua disponibilità.

Le donne del 13 febbraio Siena

Notizie correlate:
Grande accoglienza a Siena per le donne TERREMUTATE dell' Aquila... leggi >>



martedì 16 ottobre 2012

Studiose contro profumo "Dimenticate le donne"


Lettera al ministro perché nei programmi per il nuovo concorso viene citata solo Elsa Morante. "Dalla letteratura alla filosofia fino alla storia non si cita nessuna né si fa accenno al femminismo o agli studi di genere. Ci sono invece molti protagonisti maschili"


di SIMONETTA FIORI - la Repubblica.it
Dove sono finite le donne? Completamente dimenticate. Responsabile della stupefacente amnesia è il ministero dell'Istruzione, che nei programmi stabiliti per il nuovo concorso a cattedre ha omesso  -  o, meglio, ha perseverato nell'errore di omettere  -  protagoniste, questioni, metodologie legate all'universo femminile. 
leggi tutto l'articolo...>> 


lunedì 15 ottobre 2012

Democrazia paritaria: 50&50 nelle liste elettorali, ecco la Carta d’intenti toscana



Comunicato stampa della Regione Toscana

(Comunicato n. 1120 del 13 ottobre 2012)  

Firenze – Una nuova legge elettorale della Regione Toscana, per una democrazia paritaria e una effettiva rappresentanza di genere: uguale presenza di donne e uomini nelle liste elettorali, inammissibilità delle stesse nel caso non rispettino la parità di genere. Questi i punti principali della Carta d’intenti proposta dalle consigliere del Consiglio regionale della Toscana e dalla Rete regionale del coordinamento dei comitati Senonoraquando della Toscana. Una “alleanza tra donne che hanno scelto di darsi obiettivi comuni, da perseguire insieme e separatamente nei propri ambiti di azione”, si legge nella Carta, che è stata presentata nel seminario nazionale sulla Democrazia paritaria, questa mattina a palazzo Panciatichi. “Consideriamo la scarsa presenza delle donne nelle istituzioni e nello specifico nel Consiglio Regionale della Toscana non solo antidemocratica, ma anche un segno di inefficienza del sistema”.Per essere meglio rappresentate, le donne “debbono gestire in prima persona la rappresentanza, trasformando in politica le proprie esperienze e le proprie necessità”. Nella convinzione che le donne “grazie ad un’ottica di genere in tutte le politiche, che siano economiche o sociali o altro, possono contribuire al cambiamento di questo Paese”.Vedere “affermati e praticati valori come competenza, onestà, etica, trasparenza, legalità”, si legge ancora nella Carta, rivedere le regole che governano l’accesso nelle istituzioni e nei partiti politici, in cui resistono condizionamenti “sia nella loro organizzazione, ancora completamente a misura maschile, sia nei loro metodi di selezione delle candidature”.Di qui, le richieste: modifica della legge elettorale regionale, introduzione nella nuova legge di “strumenti di garanzia della parità di genere (50&50), sia nella presentazione delle liste, sia nella elezione”. Nel caso di reintroduzione del voto di preferenza, “all'interno di un sistema elettorale plurinominale, operando decisamente in favore della ‘doppia preferenza’, tassativamente diversa per genere, pena l'annullamento della stessa”. Nel caso di opzione per il sistema uninominale, “operando in favore della presentazione, all'interno del medesimo schieramento, di un numero paritario di candidature di donne e di uomini, ovvero in favore del così detto meccanismo ‘binominale’, che prevede la doppia candidatura uomo/donna per ogni schieramento in ogni collegio”. E ancora: inammissibilità delle liste che non rispettino questi meccanismi e “obbligo ai soggetti politici di assicurare la presenza paritaria (50&50) di candidati di entrambi i generi nei programmi di comunicazione politica”.Di questi temi, dei risultati già raggiunti nel faticoso cammino verso una effettiva democrazia paritaria e di quelli ancora lontani si è parlato nella tavola rotonda con le parlamentari Vittoria Franco(Pd), Deborah Bergamini (Pdl), Giuliana Carlino (Idv) e con Fabiana Pierbattista, del coordinamento nazionale Senonoraquando. L’Italia si rivela un paese

giovedì 4 ottobre 2012

Le donne nella scienza, dalla Toscana all’Europa


A Siena Convegno nazionale dell’associazione Donne e Scienza: dal ruolo delle scienziate alla medicina di genere


Il contributo delle donne alla ricerca scientifica, il ruolo delle ricercatrici, le difficoltà e le discriminazioni che incontrano nell’affermarsi. E ancora, le esperienze delle ricercatrici toscane e i gli ultimi aggiornamenti sulla medicina di genere: di questi temi si occuperà il convegno “Le donne nella scienza, dalla Toscana all’Europa”, che si terrà all’Università di Siena, presso la Certosa di Pontignano, dal 4 al 6 ottobre.

Le giornate, organizzate dall’associazione Donne e Scienza, con il patrocinio della Regione Toscana e la collaborazione del Comitato Pari Opportunità dell’Ateneo senese,  iniziano dando spazio ad alcune giovani ricercatrici che lavorano in Toscana, per poi passare ad una tavola rotonda che evidenzierà il contributo dato dalle donne in settori come l’economia, la medicina, le scienze dure e ambientali.

Ci sarà spazio anche per un’analisi, cifre alla mano, delle opportunità di carriera nelle discipline tecnico-scientifiche delle ragazze. È infatti un dato oramai riconosciuto che la scarsa presenza delle donne nelle posizioni apicali del mondo scientifico è dovuta a meccanismi di discriminazioni più o meno consapevoli. Lo dimostra molto bene uno studio appena pubblicato sulla rivista internazionale “Proceedings of the National Academy of Sciences”: a parità di competenze le donne vengono valutate come meno preparate solo per il fatto di non essere uomini. E per questo sono loro offerte meno opportunità di lavoro e salari più bassi. Un pregiudizio che, spiega lo studio, vale per tutti i valutatori, maschi o femmine che siano.

Il ruolo che Donne e Scienza ha svolto e svolge in questo campo è ben riconosciuto sia a livello europeo sia a livello nazionale: lo testimoniano i numerosi progetti europei a cui l’associazione  partecipa, e l’attivo lavoro che alcune socie hanno svolto al tavolo di concertazione voluto dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal dipartimento delle Pari opportunità. A queste iniziative sarà dedicata la seconda giornata del convegno.

Conclude la tre giorni di dibattito una sessione sulla medicina di genere, la disciplina che promuove lo studio del modo differente in cui le malattie si manifestano, evolvono e possono essere curate in donne e uomini. “Sono diverse le ricercatrici che in Italia si occupano di questo tema e siamo felici di averne una gran parte al nostro convegno: dalle differenze nella fisiologia a quelle nella pneumologia, dalle malattie autoimmuni alla farmacologia molti saranno i temi di attualità affrontati”, sottolinea Anna Maria Aloisi, professore associato di Fisiologia all’Università di Siena e organizzatrice del convegno.

articolo tratto da www.sienafree.it