lunedì 14 maggio 2012

Difendiamo la nostra libertà

Ieri (domenica 13 Maggio) è approdata a Roma "la marcia per la vita". Si tratta della seconda manifestazionedel "popolo" degli antiabortisti, dopo la prima edizione svoltasi a Desenzano. All'evento hanno aderito migliaia di persone, sindaco Alemanno in testa con la fascia tricolore. 
Alcune attiviste di gruppi e movimenti di donne hanno risposto alla marcia antiabortista tappezzando la città di manifesti a tutela della 194: foto
Le donne di SNOQ-CITTA'  hanno lanciato un appello su internet che sottoscriviamo e desideriamo condividere sul nostro blog.

PER LA VITA DEL 13 MAGGIO US: RISPETTO PER LE DONNE, LA LEGGE 194 NON
SI TOCCA!

I comitati territoriali senonoraquando rispondono con fermezza alla
manifestazione romana,la 194 non si tocca,anzi va applicata!

Sono scesi in piazza contro le donne, dichiarandosi paladini della
vita.

Il 13 maggio a Roma sono scesi in pazza contro la legge 194, contro
l’interruzione volontaria di gravidanza: la "legge per la tutela della
maternità e l'infanzia" che era nata per debellare la piaga
dell'aborto clandestino, e grazie a cui gli aborti sono diminuiti del
60%.

Si chiamano movimento per la vita, si appellano alla difesa della
vita, ma fingono di non sapere il prezzo pagato dalle donne negli anni
precedenti alla legge 194: l’aborto clandestino, la mancanza di
informazione sulla contraccezione, la mancanza di quei consultori che
ora sono sotto attacco.

Hanno sfilato tenendo alta la fiaccola ideale della salvaguardia della
vita, fingendo di non sapere che proprio l'applicazione di questa
legge previene e riduce gli aborti.

Sono scesi in piazza, e avevano al loro fianco il sindaco di Roma,
Gianni Alemanno, che ha svilito la propria carica per calcoli
politici.

Le donne dicono basta: nessuno tocchi la legge 194, nessuno tocchi la
nostra salute, nessuno tocchi la nostra autodeterminazione.

Nessuno si azzardi più a chiamare "assassine" le donne che
abortiscono.

Chi è davvero "contro l'aborto" difenda la 194.

Siamo pronte a dare battaglia: per la legge e la sua applicazione.

Per consultori funzionanti in tutto il territorio.

Per una corretta informazione ed educazione sessuale.

Dalla parte delle donne e delle loro scelte.

Vogliamo rispetto.

2 commenti:

  1. Per aderire anche a livello personale questo è il link https://www.facebook.com/groups/196161910498079/

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  2. Il concepimento della vita avviene per l'azione di uno spermatozoo, un azione compiuta da un uomo su una donna. Allora la responsabilità è quella di un uomo.
    Mi sarebbe piaciuto che il "sostegno per la vita" si esprimesse con una maggiore promozione di educazione sessuale per una sessualità consapevole,responsabile ed inserita nella trama di relazioni e di identità nel pieno rispetto di autodeterminazione di donne e degli uomini. "Il sostegno per la vita" è anche la disponibilità di asili-nido, di scuole materne e di vari ammortizzatori sociali per le madri.
    L'aborto non piace alle donne.
    Le donne non possono essere costrette a portare avanti una gravidanza indesiderata.

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