Si
ricomincia a fare il report e a
ripopolare il nostro blog!
Questa
è la prima decisione presa alla consueta riunione del primo lunedì
del mese alle Stanze della Memoria, dove
ci siamo ritrovate in 8.
La
seconda è che, esaurito il precedente google-group “aficionadas”, abbiamo concordato di dotarci di un nuovo
google-group al quale aderire, collegandolo anche con il nostro indirizzo e
mail ledonnedel13siena in modo tale da
poter vedere tutte la posta.
Per
la gestione della posta è necessario trovare almeno 5 di noi che si prendano la
responsabilità di farlo ed alle quali deleghiamo con fiducia reciproca questo
compito. Vedremo, nella riunione di mercoledì prossimo 13 giugno sempre alle
ore 17,30 alle Stanze della Memoria, chi desidererà farlo e come organizzarci.
Rimane
il problema della gestione del nostro blog poiché da tempo Susy ha chiesto di
essere aiutata nella sua funzione che ha svolto egregiamente (con Carla) sin
dall’inizio. Lo stesso discorso vale per la pagina facebook del gruppo. Per questo alcune di noi si sono proposte di
condividere con lei questa attività sperando che nel futuro queste competenze
si diffondano tra più persone.
Mercoledì
prossimo dovremo anche conoscere chi tra noi desideri far parte del Tavolo per
le politiche di genere in sostituzione di Alba e Carla, poiché, sia in caso di
commissariamento del Comune di Siena o meno, le Associazioni di donne che ne
fanno parte hanno deciso di continuare questo prezioso lavoro di coordinamento
e proposizione.
Sono
arrivati alcuni inviti per partecipare ad iniziative di genere che risultano
non inviati a tutte. E’ stato chiesto ad Antonia di trasmetterli direttamente
agli indirizzi e mail del nostro ex
gruppo aficionadas, in attesa
della riorganizzazione della nostra posta.
Quanto
alla nostra offerta di fare a Siena il prossimo incontro dei Comitati SNOQ
della regione Toscana, che Lea Fiorentini ci ha rammentato recentemente con
diverse e mail alle quali non abbiamo risposto, viene incaricata Antonia di
informare SNOQ Firenze di voler cercare altra sede perché, essendo impegnate
nella nostra riorganizzazione, vorremmo non ospitare quest’incontro.
Parteciperemo sicuramente in altra città toscana.
Nel
prossimo incontro di mercoledì prossimo 13 giugno, sempre alle ore 17,30,
sempre alle Stanze della memoria, decideremo insieme tutto quanto sopra e ci
daremo un programma di lavoro condiviso sia per il periodo estivo che per la
ripresa a settembre.
Ma
da dove è uscita tutta questa volontà?
Dal
non esserci perse d’animo dopo la definitiva uscita (più volte annunciata) di
alcune che erano state protagoniste sin dal 13 febbraio del nostro Comitato
senese. La riunione si è svolta in un clima di serenità dopo tanto tempo, ed
abbiamo così potuto ampiamente (sino a quasi le 20,30) precisare le une alle
altre le nostre convinzioni sui motivi fondanti di SNOQ e quelli personali
della nostra adesione al movimento.
Eccovele
elencate tutte insieme, anche se non riuscirò a scriverle con l’intensità e la
passione ritrovate.
Desideriamo
continuare a stare in SNOQ lavorando politicamente nel Comitato senese per il
nostro territorio, partecipando anche attivamente alle attività del
Coordinamento regionale toscano dei Comitati SNOQ che insieme abbiamo fondato,
cercando, tutte insieme noi toscane, di incidere e premere il più possibile sul
Comitato Promotore perché l’ipotesi organizzativa nazionale che abbiamo
proposto nell’ultima assemblea a Roma possa ottenere consenso e realizzarsi
effettivamente.
Vogliamo
continuare ad essere un laboratorio politico di genere, anche per valorizzare
la esperienza di questo ultimo anno intensa e piena di iniziative organizzate
da noi o alle quali abbiamo partecipato, sempre preparandoci con la massima
serietà possibile.
Desideriamo
aiutarci a costruire insieme una identità di genere che rafforzi e dia senso
alle nostre identità personali, rispettando le diversità che ci sono tra noi,
ma ricercando con attenzione cosa riesca a darci benessere per trasmetterlo in
modo inscindibile., attraverso le nostre relazioni sia personali che politiche
e la nostra attività.
Pensiamo
che occuparci ai tempi nostri delle politiche di genere sia in primis
riconoscere la differenza di genere non come riferita a diversità biologica o
sessuale ma alle convinzioni che abbiamo della femminilità e della virilità. Il
genere dipende dalla cultura e non dalla natura, quindi è soggetto ad essere
interpretato in modo diverso a seconda delle epoche, delle generazioni e dei
modelli culturali.
Nel
nostro gruppo che abbiamo definito nella nostra carta di intenti un laboratorio politico, luogo accogliente
per tutte le nostre diversità, desideriamo fortemente che nessuna si senta
delegittimata nelle proprie competenze. Occorre però maggiore responsabilità,
energia e partecipazione, agite sia personalmente che in gruppo in modo trasparente ed efficace, per evitare
che la nascita di ruoli impropri di leadership non scelte da noi (perché ci
siamo date una struttura orizzontale), abbia a condizionare la vita del nostro
Comitato.
Occorre
maggiore attenzione alla gestione dei conflitti che necessariamente nascono in
un gruppo che vuole essere libero. I conflitti non possono essere la modalità
con la quale stiamo insieme. Certamente vanno affrontati anche duramente, ma
senza arroganza o prepotenza, senza escludere o ridicolizzare chi esprime il
proprio pensiero diverso anche dalle più, perché siamo per il rispetto
reciproco, per la capacità di agire l’autocritica, per la non violenza, per
l’ascolto, per la ricerca di relazioni serene e condivise. Siamo convinte che
non costruiamo nulla se l’obiettivo è che qualcuna di noi vinca. L’elaborazione
del conflitto è un percorso di crescita che insieme dobbiamo fare, con sforzo
personale e di gruppo.
Abbiamo
anche un problema rispetto al senso diverso che ciascuna di noi da alle parole.
A volte il linguaggio scava dei fossati. Occorre conoscerci di più, chiarirci
il non capito… e non sempre le e mail sono la soluzione. Forse serve comunicare
tra noi guardandoci negli occhi, attente anche al linguaggio del corpo,
desiderando di conciliare le nostre posizioni e trovando quelle da
condividere. Abbiamo già incominciato a
nutrirci di relazioni positive con l’esperienza che abbiamo fatto negli
work-shop con Elena Elia e Angelina Gerardi. Sono stati percorsi personali e di
gruppo che ci hanno sicuramente aiutate ad essere migliori.
Stiamo
ritrovando la passione e la voglia di confrontarci. E’ il confrontarci che ci
rende libere da chiunque voglia esercitare su di noi il controllo o credersi
“avanti a noi” o avere la verità in tasca e tenere atteggiamenti sempre
giudicanti, siano essi provenienti da donne che da uomini.
Fare
politica di genere: è questo che ci accumuna.
Occorre vincere il timore di pensarci non all’altezza di misurarci con
il nostro sguardo, le nostre idee e le nostre soluzioni, con una politica solo
fatta al maschile, e che ha prodotto i guasti che sono sotto gli occhi di
tutti.
Noi
siamo qui, dunque e aspettiamo tutte le altre che in questo anno, per motivi
diversi, hanno poco frequentato il
gruppo.
Crediamo
che essere in tante con le nostre diversità, arricchisca tutte ma soprattutto
la politica che ha bisogno del nostro contributo.
Subito
ci vengono in mente tutte le giovani ragazze che hanno partecipato al flash mob
dell’8 marzo: con loro riprenderemo il filo…..
Antonia Banfi
Prossimo
incontro mercoledì 13 giugno ore 17,30 – Stanze della Memoria
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