giovedì 7 giugno 2012

Report 4 giugno 2012

  Si ricomincia a fare il report e a ripopolare il nostro blog! 

Questa è la prima decisione presa alla consueta riunione del primo lunedì del mese alle Stanze della Memoria, dove ci siamo ritrovate in 8.
La seconda è che, esaurito il precedente google-group “aficionadas”,  abbiamo concordato di dotarci di un nuovo google-group al quale aderire, collegandolo anche con il nostro indirizzo e mail   ledonnedel13siena in modo tale da poter vedere tutte la posta.
Per la gestione della posta è necessario trovare almeno 5 di noi che si prendano la responsabilità di farlo ed alle quali deleghiamo con fiducia reciproca questo compito. Vedremo, nella riunione di mercoledì prossimo 13 giugno sempre alle ore 17,30 alle Stanze della Memoria, chi desidererà farlo e come organizzarci.
Rimane il problema della gestione del nostro blog poiché da tempo Susy ha chiesto di essere aiutata nella sua funzione che ha svolto egregiamente (con Carla) sin dall’inizio. Lo stesso discorso vale per la pagina facebook del gruppo.  Per questo alcune di noi si sono proposte di condividere con lei questa attività sperando che nel futuro queste competenze si diffondano tra più persone.
Mercoledì prossimo dovremo anche conoscere chi tra noi desideri far parte del Tavolo per le politiche di genere in sostituzione di Alba e Carla, poiché, sia in caso di commissariamento del Comune di Siena o meno, le Associazioni di donne che ne fanno parte hanno deciso di continuare questo prezioso lavoro di coordinamento e proposizione. 
Sono arrivati alcuni inviti per partecipare ad iniziative di genere che risultano non inviati a tutte. E’ stato chiesto ad Antonia di trasmetterli direttamente agli indirizzi e mail del nostro ex  gruppo aficionadas, in attesa della riorganizzazione della nostra posta.
Quanto alla nostra offerta di fare a Siena il prossimo incontro dei Comitati SNOQ della regione Toscana, che Lea Fiorentini ci ha rammentato recentemente con diverse e mail alle quali non abbiamo risposto, viene incaricata Antonia di informare SNOQ Firenze di voler cercare altra sede perché, essendo impegnate nella nostra riorganizzazione, vorremmo non ospitare quest’incontro. Parteciperemo sicuramente in altra città toscana.
Nel prossimo incontro di mercoledì prossimo 13 giugno, sempre alle ore 17,30, sempre alle Stanze della memoria, decideremo insieme tutto quanto sopra e ci daremo un programma di lavoro condiviso sia per il periodo estivo che per la ripresa a settembre.
Ma da dove è uscita tutta questa volontà?

Dal non esserci perse d’animo dopo la definitiva uscita (più volte annunciata) di alcune che erano state protagoniste sin dal 13 febbraio del nostro Comitato senese. La riunione si è svolta in un clima di serenità dopo tanto tempo, ed abbiamo così potuto ampiamente (sino a quasi le 20,30) precisare le une alle altre le nostre convinzioni sui motivi fondanti di SNOQ e quelli personali della nostra adesione al movimento.
Eccovele elencate tutte insieme, anche se non riuscirò a scriverle con l’intensità e la passione ritrovate.
Desideriamo continuare a stare in SNOQ lavorando politicamente nel Comitato senese per il nostro territorio, partecipando anche attivamente alle attività del Coordinamento regionale toscano dei Comitati SNOQ che insieme abbiamo fondato, cercando, tutte insieme noi toscane, di incidere e premere il più possibile sul Comitato Promotore perché l’ipotesi organizzativa nazionale che abbiamo proposto nell’ultima assemblea a Roma possa ottenere consenso e realizzarsi effettivamente.
Vogliamo continuare ad essere un laboratorio politico di genere, anche per valorizzare la esperienza di questo ultimo anno intensa e piena di iniziative organizzate da noi o alle quali abbiamo partecipato, sempre preparandoci con la massima serietà possibile.
Desideriamo aiutarci a costruire insieme una identità di genere che rafforzi e dia senso alle nostre identità personali, rispettando le diversità che ci sono tra noi, ma ricercando con attenzione cosa riesca a darci benessere per trasmetterlo in modo inscindibile., attraverso le nostre relazioni sia personali che politiche e la nostra attività.
Pensiamo che occuparci ai tempi nostri delle politiche di genere sia in primis riconoscere la differenza di genere non come riferita a diversità biologica o sessuale ma alle convinzioni che abbiamo della femminilità e della virilità. Il genere dipende dalla cultura e non dalla natura, quindi è soggetto ad essere interpretato in modo diverso a seconda delle epoche, delle generazioni e dei modelli culturali.
Nel nostro gruppo che abbiamo definito nella nostra carta di intenti  un laboratorio politico, luogo accogliente per tutte le nostre diversità, desideriamo fortemente che nessuna si senta delegittimata nelle proprie competenze. Occorre però maggiore responsabilità, energia e partecipazione, agite sia personalmente che in gruppo  in modo trasparente ed efficace, per evitare che la nascita di ruoli impropri di leadership non scelte da noi (perché ci siamo date una struttura orizzontale), abbia a condizionare la vita del nostro Comitato.
Occorre maggiore attenzione alla gestione dei conflitti che necessariamente nascono in un gruppo che vuole essere libero. I conflitti non possono essere la modalità con la quale stiamo insieme. Certamente vanno affrontati anche duramente, ma senza arroganza o prepotenza, senza escludere o ridicolizzare chi esprime il proprio pensiero diverso anche dalle più, perché siamo per il rispetto reciproco, per la capacità di agire l’autocritica, per la non violenza, per l’ascolto, per la ricerca di relazioni serene e condivise. Siamo convinte che non costruiamo nulla se l’obiettivo è che qualcuna di noi vinca. L’elaborazione del conflitto è un percorso di crescita che insieme dobbiamo fare, con sforzo personale e di gruppo.
Abbiamo anche un problema rispetto al senso diverso che ciascuna di noi da alle parole. A volte il linguaggio scava dei fossati. Occorre conoscerci di più, chiarirci il non capito… e non sempre le e mail sono la soluzione. Forse serve comunicare tra noi guardandoci negli occhi, attente anche al linguaggio del corpo, desiderando di conciliare le nostre posizioni e trovando quelle da condividere.  Abbiamo già incominciato a nutrirci di relazioni positive con l’esperienza che abbiamo fatto negli work-shop con Elena Elia e Angelina Gerardi. Sono stati percorsi personali e di gruppo che ci hanno sicuramente aiutate ad essere migliori.
Stiamo ritrovando la passione e la voglia di confrontarci. E’ il confrontarci che ci rende libere da chiunque voglia esercitare su di noi il controllo o credersi “avanti a noi” o avere la verità in tasca e tenere atteggiamenti sempre giudicanti, siano essi provenienti da donne che da uomini.
Fare politica di genere: è questo che ci accumuna.  Occorre vincere il timore di pensarci non all’altezza di misurarci con il nostro sguardo, le nostre idee e le nostre soluzioni, con una politica solo fatta al maschile, e che ha prodotto i guasti che sono sotto gli occhi di tutti.
Noi siamo qui, dunque e aspettiamo tutte le altre che in questo anno, per motivi diversi,  hanno poco frequentato il gruppo.
Crediamo che essere in tante con le nostre diversità, arricchisca tutte ma soprattutto la politica che ha bisogno del nostro contributo.
Subito ci vengono in mente tutte le giovani ragazze che hanno partecipato al flash mob dell’8 marzo: con loro riprenderemo il filo…..

Antonia   Banfi

Prossimo incontro mercoledì 13 giugno ore 17,30 – Stanze della Memoria  


        
    

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