giovedì 24 novembre 2011

  25 NOVEMBRE

 GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Le donne del 13 febbraio Siena 

dicono



alla violenza di genere in tutte le sue forme


 


NON PIU’ VITTIME  MA PROTAGONISTE DELLA NOSTRA VITA


Passi immaginati  come minacciosi, inquietudine nella strada vuota di notte in una periferia di città, quasi tutte abbiamo sperimentato quella paura, introiettata nei secoli, che ci spinge a correre verso il riparo della casa, di una casa dove peraltro si consuma prevalentemente la violenza contro le donne per mano di padri, mariti, amanti, figli, fratelli…In Italia ogni 3 giorni una donna muore per violenza maschile  e l’87% degli autori di tali violenze sono partner o ex-partner.
 
         Oggi si afferma che la violenza sulle donne è un’emergenza, lo è stata da millenni, vuol dire che è da sempre la normalità. Al contrario, denunciare la violenza significa riconoscere che è un fatto sociale, politico e non la devianza o il raptus momentaneo di un singolo uomo. Significa riconoscere quell’intrico perverso tra amore e odio, tra legami di dipendenza reciproca e tentativi di conquistarsi un’autonomia personale che caratterizzano i rapporti tra i sessi, ancora  improntati a una visione patriarcale della famiglia e della società. Significa  respingere la facile equazione tra violenza sulle donne e ‘barbaro’ straniero, portatore del conflitto di civiltà.

         Combattere la violenza oggi significa snidare la cultura che la produce, incarnata nelle istituzioni, nelle condizioni lavorative, nella morale vigente, nelle immagini della pubblicità e dello spettacolo, nelle norme non scritte della tradizione e nei saperi specialistici dai quali siamo escluse.
Dobbiamo anche sapere che la violenza maschile sulle donne impoverisce la nostra società, provoca danni nel presente e per il futuro, ha costi diretti per la donna ed i suoi figli e dei costi indiretti per l’intera collettività.

         In altri paesi europei  sono state prese e applicate misure per sradicare la violenza contro le donne a partire da un piano di sensibilizzazione per il cambiamento delle relazioni tra donne e uomini in ogni contesto delle società.  Perché in Italia no?

         Nella Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne chiediamo, in particolare alle donne impegnate in ruoli istituzionali, di impegnarsi ad ogni livello per proporre, seguire e curare le misure necessarie per contrastare tutti quei meccanismi culturali e sociali, fatti di pregiudizi e stereotipi che finiscono per legittimare la violenza soprattutto quand’essa  avviene entro le mura domestiche.

Le donne che subiscono violenza, possono rivolgersi ai Centri antiviolenza, che offrono accoglienza e sostegno per l’uscita dalla situazione critica, oltre ad alcuni servizi specialistici. I centri, presenti sul territorio senese come in molti territori italiani, hanno necessità di essere sostenuti attraverso azioni politiche continuative e sostanziali, che evitino sprechi di risorse e che valorizzino il servizio offerto dai centri stessi puntando in primo luogo alla loro continua riqualificazione.

Le donne del 13 febbraio - Siena - Comitato SeNonOraQuando?
Laboratorio Politico




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