Care tutte tenterò di restituire sicuramente in parte la riunione di ieri,
una riunione che è stata solo l'inizio di quel difficile ma essenziale
lavoro di cura del gruppo che dobbiamo cominciare-continuare a fare come obiettivo primario nelle prossime settimane.
La riunione è cominciata con un iniziale momento di disagio, penso di tutte, abbiamo farfugliato di cosa fare il mercoledì ,se sempre il mercoledì, se più a lungo, se una volta al mese.. insomma dovevamo trovare il coraggio e raccogliere le energie per affrontare la "lettera di Alba" e per fortuna abbiamo rotto il disagio e abbiamo chiesto ad Albalisa se voleva raccontarci di più.. e lei è stata generosa ed ha raccontato quali sono stati i sentimenti, le angosce , i disagi che a partire da sè, dal suo percorso in primis e poi nella relazione con il nostro gruppo hanno generato quella lettera. Non mi sento, perchè non ne sono in grado, di riferire discorsi intimi a partire dai quattro appunti che ho cominciato a prendere quando ho visto che nessuna ne prendeva.., ma sento comunque la responsabilità-necessità di restituire qualcosa della giornata di ieri.., e lo faccio beninteso a partire da me, da quello che io ho vissuto e sentito in quella saletta, senza avere minimamente la pretesa di parlare per le altre che erano presenti ieri, non voglio neppure fare l'elenco di chi c'era, non voglio fare la conta, so che tante delle "affecionadas" come dice Alba( non so se si scrive così), che ieri non sono potute venire sono state in ansia, col pensiero a noi, ed è per questo che dico solo che si è cominciato e che si continuerà per il bene del nostro gruppo partendo proprio da ognuna..
Voglio cominciare con l'immagine del cerchio, un cerchio aperto dove tutte siamo vicine le une alle altre dove non c'è distanza, ci sono relazioni tra noi, c'è non solo il bisogno di esprimersi sul contingente, sul da farsi, ma c'è la priorità della conoscenza reciproca, per capirsi, nel vero senso della parola, siamo tutte diverse,abbiamo storie ,vissuti ,esperienze diverse, tempi diversi, parliamo lingue diverse, non ci conosciamo, e l'incomunicabilità ci ha allontanato, ha messo la distanza tra noi e chi non capivamo, ha fatto si che ad un certo punto avessimo bisogno di praticare strade già tracciate da altri, mi riferisco alla maggioranza, abbiamo pensato che bastasse mettere un ordine del giorno, darci un organizzazione, stabilire o ristabilire ruoli per poter andare avanti.
NO non è così semplice non basta..non basta a noi che abbiamo partorito quella bellissima carta di intenti, non a noi che ci siamo definite un LABORATORIO POLITICO..abbiamo e ce lo dobbiamo ,anche per il percorso ricco di soddisfazioni e fatica che abbiamo fatto fin qui, il tempo per parlarci, conoscerci ,risolvere conflitti, dirci facccia a faccia che non ci sono ruoli di potere nel nostro gruppo, che siamo tutte autorevoli e autonome o come diavolo ci piace definirci., possiamo dirci sopratutto liberamente cosa ci fa stare a disagio, come vogliamo stare in questo gruppo, quali sono le nostre apettative, i desideri, ce lo meritiamo davvero .
Impariamo da tutte a evitare le vecchie trappole di una cultura patriarcale che, parliamoci chiaro, mira a mettere sempre distanza tra le une e le altre.. io voglio conoscere TUTTE, capire le vostre lingue, esservi VICINA, voglio stare bene nel gruppo come la prima volta che sono arrivata ..ma sono pronta e FORTE, grazie proprio al percorso fatto fin qui, a superare elaborandolo il conflitto.. abbiamo già cominciato a superarlo grazie ad Albalisa ed al suo gesto che ci è servito per mettere a fuoco ciò che importa.. NOI tutte, singolarmente, in maggioranza, in minoranza, all'unanimità.
DIAMOCI FIDUCIA
Abbiamo anche accennato alla necessità di ridiscutere il rapporto con
Roma, allo strumento del report, alla sua importanza, per condividere il percorso con tutte, ma anche alla responsabilità ed alla fatica( anche se Alba ha detto che ci si diverte..a me mo mi viene na sincope..)che comporta per chi se l'assume e poi c'è chi come me non è stata generosa nel dire ciò che le altre hanno detto, tacitando la mia voce, ma anzi ho voluto cominciare a dare il via all' esercizio del dire ciò che IO..
ed altro ancora..
verrà il turno di TUTTE, io comincio a segnare..
vi abbraccio forte e do il bentornata ad Alba anche se...non è mancata mai.
Samantha
una riunione che è stata solo l'inizio di quel difficile ma essenziale
lavoro di cura del gruppo che dobbiamo cominciare-continuare a fare come obiettivo primario nelle prossime settimane.
La riunione è cominciata con un iniziale momento di disagio, penso di tutte, abbiamo farfugliato di cosa fare il mercoledì ,se sempre il mercoledì, se più a lungo, se una volta al mese.. insomma dovevamo trovare il coraggio e raccogliere le energie per affrontare la "lettera di Alba" e per fortuna abbiamo rotto il disagio e abbiamo chiesto ad Albalisa se voleva raccontarci di più.. e lei è stata generosa ed ha raccontato quali sono stati i sentimenti, le angosce , i disagi che a partire da sè, dal suo percorso in primis e poi nella relazione con il nostro gruppo hanno generato quella lettera. Non mi sento, perchè non ne sono in grado, di riferire discorsi intimi a partire dai quattro appunti che ho cominciato a prendere quando ho visto che nessuna ne prendeva.., ma sento comunque la responsabilità-necessità di restituire qualcosa della giornata di ieri.., e lo faccio beninteso a partire da me, da quello che io ho vissuto e sentito in quella saletta, senza avere minimamente la pretesa di parlare per le altre che erano presenti ieri, non voglio neppure fare l'elenco di chi c'era, non voglio fare la conta, so che tante delle "affecionadas" come dice Alba( non so se si scrive così), che ieri non sono potute venire sono state in ansia, col pensiero a noi, ed è per questo che dico solo che si è cominciato e che si continuerà per il bene del nostro gruppo partendo proprio da ognuna..
Voglio cominciare con l'immagine del cerchio, un cerchio aperto dove tutte siamo vicine le une alle altre dove non c'è distanza, ci sono relazioni tra noi, c'è non solo il bisogno di esprimersi sul contingente, sul da farsi, ma c'è la priorità della conoscenza reciproca, per capirsi, nel vero senso della parola, siamo tutte diverse,abbiamo storie ,vissuti ,esperienze diverse, tempi diversi, parliamo lingue diverse, non ci conosciamo, e l'incomunicabilità ci ha allontanato, ha messo la distanza tra noi e chi non capivamo, ha fatto si che ad un certo punto avessimo bisogno di praticare strade già tracciate da altri, mi riferisco alla maggioranza, abbiamo pensato che bastasse mettere un ordine del giorno, darci un organizzazione, stabilire o ristabilire ruoli per poter andare avanti.
NO non è così semplice non basta..non basta a noi che abbiamo partorito quella bellissima carta di intenti, non a noi che ci siamo definite un LABORATORIO POLITICO..abbiamo e ce lo dobbiamo ,anche per il percorso ricco di soddisfazioni e fatica che abbiamo fatto fin qui, il tempo per parlarci, conoscerci ,risolvere conflitti, dirci facccia a faccia che non ci sono ruoli di potere nel nostro gruppo, che siamo tutte autorevoli e autonome o come diavolo ci piace definirci., possiamo dirci sopratutto liberamente cosa ci fa stare a disagio, come vogliamo stare in questo gruppo, quali sono le nostre apettative, i desideri, ce lo meritiamo davvero .
Impariamo da tutte a evitare le vecchie trappole di una cultura patriarcale che, parliamoci chiaro, mira a mettere sempre distanza tra le une e le altre.. io voglio conoscere TUTTE, capire le vostre lingue, esservi VICINA, voglio stare bene nel gruppo come la prima volta che sono arrivata ..ma sono pronta e FORTE, grazie proprio al percorso fatto fin qui, a superare elaborandolo il conflitto.. abbiamo già cominciato a superarlo grazie ad Albalisa ed al suo gesto che ci è servito per mettere a fuoco ciò che importa.. NOI tutte, singolarmente, in maggioranza, in minoranza, all'unanimità.
DIAMOCI FIDUCIA
Abbiamo anche accennato alla necessità di ridiscutere il rapporto con
Roma, allo strumento del report, alla sua importanza, per condividere il percorso con tutte, ma anche alla responsabilità ed alla fatica( anche se Alba ha detto che ci si diverte..a me mo mi viene na sincope..)che comporta per chi se l'assume e poi c'è chi come me non è stata generosa nel dire ciò che le altre hanno detto, tacitando la mia voce, ma anzi ho voluto cominciare a dare il via all' esercizio del dire ciò che IO..
ed altro ancora..
verrà il turno di TUTTE, io comincio a segnare..
vi abbraccio forte e do il bentornata ad Alba anche se...non è mancata mai.
Samantha
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