giovedì 8 dicembre 2011

Report 7 Dicembre

Presenti: Gianna-Costanza-Carla F.-Samantha-Silvia-Patrizia-Clara-Tatiana-Giulia-Carla V.- Daniela A.- Daniela P.-Ilaria-Lucia Ci.-Susi-Silva-Simonetta-Lucia Ca.-Rossella.

     L'incontro di oggi si è aperto con la scelta, condivisa da tutte, di non parlare della lettera di Albalisa, facendo congetture sulle motivazioni che l'hanno spinta a scriverla, ma di aspettare la possibilità di un confronto aperto con lei.     Pur non soffermandoci sulla mail di Albalisa, l'episodio, come ha detto Gianna, “ha stappato un vaso”, rivelando la necessità di riflettere sul gruppo, sulle nostre relazioni e sulla nostra organizzazione.
    Silvia ha espresso la necessità di dedicarci ad un lavoro a partire da noi stesse, non solo per ricomporre il gruppo, ma anche per conoscerci, per condurre un lavoro politico di costruzione e decostruzione delle relazioni al nostro interno. Il lavoro interno al gruppo, ha precisato Silvia, non si pone in competizione con il lavoro all'esterno e vorrebbe che non fosse sminuito e sentito come meno importante.
    Il lavoro di cura sul gruppo, si potrebbe dire, è cominciato già questo pomeriggio, man mano che ognuna di noi esprimeva bisogni, desideri ed aspetti da elaborare e discutere. Provo a fare una sintesi degli elementi emersi.
    Patrizia ha proposto di far ruotare il ruolo di mediatrice durante le riunioni del mercoledì.    Gianna ha richiamato l'attenzione alla nostra Carta di Intenti. Siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo e stiamo incontrando ad agirla. Probabilmente la carta costituisce un punto d'arrivo più che di partenza ed anche per questo ha proposto di tenerla sempre come punto di riferimento.    Lucia Capitani ci ha riferito del convegno organizzato dall'Archivio dell'UDI sulla città della cura ed ha espresso il desiderio di collaborare e trovare momenti di incontro con l'Archivio stesso. In un momento d'emergenza come questo, infatti, è necessario essere unite. Infine ha proposto di riprendere il lavoro fatto per e durante il 19 novembre, cercando di produrre una pubblicazione a riguardo.
    Gianna, anche lei presente al convegno dell'Archivio dell'UDI, ha notato sintonia tra il nostro lavoro del 19 novembre e quello dell'UDI, intravedendo la possibilità che i due lavori possano completarsi a vicenda.
    Tatiana ha espresso l'esigenza di stabilire di volta in volta l'ordine del giorno dei nostri incontri e ne ha proposti alcuni per i prossimi mercoledì: 1) ruolo del comitato promotore e relazione con i comitati locali; 2) come collaborare con le altre associazioni femminili presenti sul territorio; 3) riunire i gruppi di lavoro del 19 novembre per fare una sintesi e produrre un documento; 4) farsi trovare pronte al prossimo appello elettorale.
    Costanza ha condiviso la necessità di ricostruire i gruppi del 19 novembre per lavorare sul materiale prodotto. Quanto alla proposta di Tatiana di ragionare sul rapporto tra comitato promotore e comitati locali, ha proposto di non farsi prendere dalla fretta dandoci strutture organizzative rigide o piramidali, rispettando i nostri tempi e la nostra “giovinezza”. Piuttosto ha proposto di mantenere il gruppo aperto, inclusivo e flessibile.
    Giulia entrando nel merito della cura del gruppo ha espresso il bisogno di un confronto franco e diretto. In secondo luogo ha posto l'accento sui due piani con cui si confronta il gruppo: quello locale e quello nazionale. Entrambi i piani hanno la stessa dignità ed importanza e non vorrebbe che uno dei due venisse sminuito, a maggior ragione perché alcune iniziative, come quella del 19, pur essendo iniziative territoriali hanno un respiro più ampio, proponendosi di collaborare alla costruzione dell'agenda politica delle donne.
    Costanza, chiamata in causa nel discorso di Giulia, è intervenuta per precisare che non sminuisce il piano nazionale rispetto a quello territoriale.
    Ilaria ha espresso la sofferenza che prova in questo momento cruciale per il nostro gruppo e ha ribadito la necessità di dedicarsi alla cura del gruppo, tirando fuori i nodi e chiamando le cose con il loro nome. A tal proposito ha invitato tutte ad esercitare l'empatia nei confronti l'una dell'altra quando ci esprimiamo. Anche lei ritiene importante affrontare il discorso sul comitato nazionale senza fretta, ma senza rimandare, anche perché non siamo l'unico comitato a vivere in maniera conflittuale il rapporto con Roma e forse potremmo aprire noi la strada, in virtù del rapporto che si è costruito con le romane grazie al lavoro svolto per l'incontro nazionale di Luglio. Anche Ilaria ritiene opportuno cercare un terreno di condivisione con le altre associazioni a partire dagli elementi in comune, lasciando da parte i conflitti. Infine ha richiamato l'attenzione sulla fase di campagna elettorale in cui siamo già entrate-i, come è apparso particolarmente evidente (a livello locale) a chi ha partecipato al convegno dell'UDI.
    Lucia Civitelli ha espresso anche lei la necessità di confrontarsi con Albalisa, perché senza la possibilità di far luce su quello che è successo e sullo stato del nostro gruppo non si sente libera di dare e di ricevere fiducia.
    Carla Vindigni ha ribadito l'urgenza di dedicarci alla cura del gruppo, di tirare fuori i problemi. Anche lei condivide la necessità di incontrare le altre associazioni, ma non ha fatto riferimento ad un incontro ufficiale, quanto piuttosto alla possibilità di partire dagli obiettivi condivisi e di unirci alle altre donne per non disperdere le energie. Anche lei desidera tornare a lavorare sul materiale del 19 novembre e conferma la necessità di non concepire comitato nazionale e comitato locale in contrapposizione.

Mercoledì prossimo ci troveremo con il seguente ordine del giorno: se Albalisa potrà partecipare alla riunione ci dedicheremo alla tanto sentita cura del gruppo, in caso contrario (o lo stesso mercoledì se resta tempo) ci restituiremo la cronaca e le osservazioni sulla manifestazione dell'11 dicembre.Delle presenti andranno a Roma: Susanna, Giovanna, Tatiana, Giulia, Patrizia, Samantha, Carla e Daniela, se qualcun'altra vuole unirsi ci scriva. A Roma la nostra Samantha leggerà dal palco di Piazza del Popolo una lettera scritta quest'estate.Questa mattina,come sapete, abbiamo ricevuto dal comitato di Pisa la comunicazione che l'incontro dei comitati della rete toscana è rimandato a gennaio.



11 dicembre 2011




Ecco la lettera che leggerà Samantha:

Buongiorno! ammesso che lo sia, almeno per voi..
06.30 ieri mi sono svegliata
 ho preparato la colazione,
preparato i vestiti per la scuola,
dato da mangiare a cani e gatti,
steso la lavatrice(i panni  in essa contenuti..non l'elettrodomestico)
07.00 svegliato tutti,
preparato Pietro,
07.38 accompagnato al pulmino,
tornata a casa preparata Emma,
8.25 portata al nido,
dopo di che 7.12 ore di lavoro,
sono tornata a Monteroni ma prima di prendere Pietro al pulmino ..
ore 16.50 sono passata in comune a fare un certificato contestuale per l'iscrizione alla scuola di calcio,
corsa a prendere Pietro al pulmino, ore 17.10, raccolto i panni stesi la mattina,
 caricato Pietro  in macchina
 ore 17.20 passata a fare le foto tessera sempre per l'iscrizione alla scuola calcio,
17.35 presa Emma al nido
18.10 preso Marco(marito) a Siena in san domenico
18.40 Decathlon a colle per comprare le scarpette e i parastinchi come promesso in precedenza,
20.00 casa preparato la cena,
20.41 cenato,
21.10 impigiamato tutti e due,
21.40-50 messi a letto,
22.10 rimesso la lavatrice,
22.50 collassata a letto
01.30 Emma si sveglia..
fino alle 03.00 mugugni vari..acqua..carezze..i bimbi dormono..Pietro dorme , papà dorme, Sofia(il cane) dorme.. i gatti dormono, anche Emma deve dormire è tutto buio...su mettiti giù..dai ..su ..da brava...
TUTTI DORMONO TRANNE IO
ore 04.30 mi butto sul divano affianco al lettino e passo lì la notte (..si fa per dire..quel che resta..della notte..)
ore 6.30 mi sveglio,
ore 6.50 faccio la doccia e
 SI RIPARTE
tutto questo sproloquio per dirvi che stasera a cena non vengo..sono un pò stanchina..
oggi mi aspetta una giornata altrettanto entusiasmante..abbiamo il calcio.. e credo che stasera sarò liquefatta..
perciò a malincuore...già pregustavo il ricco menù..non solo per la compagnia :-)..
devo RINUNCIARE
perchè HO SCELTO di vivere LIBERAMENTE la mia MATERNITA'
e perchè nessuno mi aveva avvertita che questa SCELTA...mi poteva anche UCCIDERE..non subito..
ma LENTAMENTE...UN LOGORIO GIORNALIERO LENTO MA COSTANTE..
PERCIO' per PRESERVARE la mia VITA ancora per un pò..finchè dura.. BARCOLLO MA NON MOLLO..
HO SCELTO DI RINUNCIARE..perciò
vi auguro
BUONA SERATA... e VI ABBRACCIO TUTTE
Ps. scusatemi se vi ho ammorbato ma ovviamente..ne ho avute di giornate peggiori come di migliori e ne avrò ancora per molto..
ormai mi sento parte del gruppo e mentre vomito tutto questo voi reggetemi il capo.. mi è già passata... grazie e Buona giornata.. 

7 commenti:

  1. Buongiorno a tutte. Non mi conoscete perchè, anche se ogni sacrosanto mercoledì ci ho provato, non sono mai riuscita a partecipare alle riunioni, perchè mio marito lavora fino alle 19 e non saprei dove lasciare il bimbo.
    In ogni caso cerco di seguirvi dal blog, e oggi mi permetto di condividere un paio di riflessioni riguardo la lettera di Samantha. Che peraltro è una mia amica e so bene che razza di delirio sia la sua vita!
    La prima riflessione riguarda il fatto che mia nonna, per non dire mia mamma (intese come generazioni)se la passavano molto meglio di me. Mia nonna non aveva diritti di nessun tipo, manco di parlare, però oggi al suo lavoro, che era quello di accudire i figli e fare le pulizie, bisogna aggiungere 7-8-9-10 ore di lavoro fuori casa, con annessi grandi patemi d'animo, frustrazioni immense, corse a casa perchè il bambino è malato e colleghi che si affilano le unghie... Non voglio certo dire che non siano stati fatti dei grandi passi avanti ecc., ma decisamente c'è qualcosa che non quadra, e dobbiamo capire cosa e come risolverlo, perchè le donne se la stanno passando troppo male, il grado di stress è enorme. E qui arrivo alla mia seconda riflessione, riguardo la lettera di Samantha: in che punto della giornata convulsa di questa donna si inserisce la politica? Ovvero, mi spiego meglio: dove sta la proposta politica, la "pars costruens" di questo discorso? Secondo me, arrivati a questo punto, bisogna proporre, anzi imporre. La giornata tipo di Samantha è da matti, come quella della maggior parte delle donne che hanno figli e lavorano, ma cosa concretamente si può fare per alleviare QUELLA giornata? Secondo me non è sui deliri che bisogna lavorare, ma sulle esigenze, sulle necessità e sui soprattutto sui diritti.
    Scusate se mi sono permessa...
    Spero di venire a conoscervi di persona
    Ciao in bocca al lupo
    Valentina

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  2. Aggiungo un'altra domanda: ma dove é il marito di Samantha?
    Quanto alla politica lo sappiamo bene dove é: esattamente dove il marito di S., da un'altra parte tanto c'é qualcuna che garantisce gratuitamente la loro sopravvivenza.
    Donne ribelliamoci, si può morire di cura!!!

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  3. Grazie Samantha e grazie a tutte le DONNE.
    Un monumento a tutte voi, sperando che anche i maschi possano alleviare questi carichi di lavoro spropositati.

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  4. Cara Valentina la mail che ho letto dal palco facendo un grosso sforzo,è una mail che avevo mandato mesi fa alle mie compagne del gruppo proprio per giustificare,motivandola, la mia assenza al solito appuntamento del mercoledì, al quale con altrettanti sforzi cerco di partecipare il più possibile..per me già questa è politica..una politica che fa i conti necessariamente con i miei impegni di mamma e di lavoratrice..la pars costruens è proprio rappresentata da quello che cerco, nel mio piccolo di portare avanti con le donne compagne del gruppo per tutte le donne..e se potrai e vorrai partecipare ai nostri incontri vedrai quanto anche a Siena stiamo elaborando, le proposte appunto,nel rispetto dei modi e dei tempi di tutte, per quanto riguarda il marito è lo stesso che il mercoledì (e non solo) appunto si occupa dei figli e della cena e con il quale condivido gli impegni familiari quotidiani ma anche la passione e gli sforzi nel portare avanti le idee in cui crediamo per dare ai nostri figli un paese migliore.
    Samantha

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  5. non l'ho scritto certo io ehhhh, dov'è finito il marito di Samantha!
    Valentina

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  6. Ho scritto tutto un post che poi è scomparso!
    Comunque la sostanza era questa...
    Samantha non ci capiamo perchè io non metto in dubbio che la politica faccia parte della TUA vita, ma non capisco invece dove c'entri nella tua lettera.
    Tu mi hai spiegato che si trattava di proporre un momento divertente, e io ho capito.
    Anche se... ad essere sincera... continuo a pensare che quella lettera non fosse divertente nè non divertente...
    Nove persone su dieci, se devono scrivere la scaletta della loro giornata, ottengono un risultato parimenti allucinante, e questo donne e uomini. Se vogliamo parlare del fatto che l'Uomo moderno si è dotato, in millenni di evoluzione, di una vita insopportabile, io sono d'accordo. Ma non mi sembrava quello di ieri il contesto.
    Io credo che siamo talmente inguaiati, da anni di governo scellerato, e siamo talmente ulteriormente inguaiati e letteralmente messi nella merda da questo branco di sconosciuti, tagliatori folli, che abbiamo bisogno di concretizzare, pensare a come uscire da qui. Le categorie deboli sono debolissime ora, vecchi, malati, DONNE. E in questo contesto la tua lettera non mi fa tanta simpatia (e non c'è niente di personale in tutto questo, tu mi fai simpatia eccome), perchè il nostro obiettivo deve essere quello di portare tutte le donne al tuo livello, e questo sarebbe davvero un sogno in questo paese del terzo mondo.
    boh, non so se mi sono spiegata meglio
    ciao
    Valentina

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