sabato 7 luglio 2012

Report 3 luglio 2012


I punti discussi sono stati:

1)polemiche comparse sul Web a proposito del festival Arta

-E’stato  precisato da chi aveva scritto l’intervento postato su FB a nome del gruppo, che l’intervento era stato  concepito come bozza preliminare da discutere all’interno del gruppo (in tal senso era da intendere la richiesta di renderlo pubblico) , per valutare e confrontare  eventuali pro e contro dell’evento e che l’equivoco sulla destinazione era nato dalla sua scarsa familiarità con le mailing lists.

-Diverse, pur ritenendola una valida iniziativa da pubblicizzare e sostenere come SNOQ, tanto più che è organizzata da una di noi, hanno confermato le loro perplessità nei confronti della filosofia sottesa al festival, ritenendolo eccessivamente elitario, e, con argomentazioni leggermente diverse, non hanno condiviso  gran parte del contenuto ed  hanno criticato decisamente la scelta di firmarlo come “donne del 13 febbraio di Siena” sul Web , posizione largamente condivisa dalle altre.

-Chi ha pubblicato il post su FB ha ammesso di aver vissuto le parole di critica (riportate come commento alla pubblicizzazione dell’evento)  come una provocazione e di aver sentito la necessità di rispondere a breve giro, equivocando sulla disponibilità del gruppo a firmare come tale, ed essendosi ritenuta autorizzata da una generale condivisione delle tesi esposte da parte della  maggioranza delle donne contattate telefonicamente

-A questo riguardo è stato  ribattuto che la logica delle decisioni a maggioranza è sempre stata bocciata all’interno del nostro gruppo  e che eventuali documenti pubblici devono essere discussi nelle riunioni e, in caso di divergenze,  firmati dalle singole e non a nome di tutte: anche questa opinione è stata largamente condivisa. 

-La replica  è stata che l’eventuale errore, comunque in buona fede, è nato dall’urgenza della compagna a rispondere a quello che era sembrato un attacco al nostro gruppo, interpretazione non condivisa dalla maggior parte delle altre, che si sono mostrate critiche anche riguardo le pressioni che sembra  siano arrivate da donne di SNOQ di altre città

-Tutte, comunque, sono state d’accordo nel ritenere che il dibattito, acceso e con posizioni che erano, e sono rimaste, distinte, sia stato  un momento di confronto utile e produttivo e, in definitiva, un arricchimento per il gruppo e per migliorare le dinamiche in futuro

2)Prossimo incontro con SEL sul ruolo della donna nel XXI secolo (sabato 7 luglio)

Dalla discussione e dalle proposte di ognuna è stato concordato di  incentrare il nostro intervento sui seguenti punti:
-storicamente, la donna ha sempre subito il ruolo disegnato per lei dalle leggi, dalla cultura e dalle consuetudini degli  uomini 

-di conseguenza, non esiste un ruolo, ma molti ruoli della donna, nei secoli e nelle diverse condizioni socioeconomiche e geografiche: noi discuteremo di quelli di oggi in Italia

-in realtà, non esiste UN ruolo della donna perché, da sempre, le donne si misurano su molti fronti

-il “multitasking”  rappresenta una forza per le donne perché permette loro  di fronteggiare, assolvere ed integrare  compiti fondamentali nella famiglia, nella società e nel lavoro ,  ma al prezzo di sentirsi, spesso, stressata, inadeguata e colpevolizzata se sottrae tempo ad un impegno per dedicarsi all’altro (classicamente la dicotomia è tra lavoro retribuito e famiglia/lavoro di cura)

-molte delle scelte politiche che riguardano le donne, in Italia, sono state fatte, a parole, per garantire loro la “parità” ma, nei fatti, sempre a loro svantaggio,  vedi il minor salario, l’aumento dell’età pensionabile, la rappresentanza…

Paradigmatico il caso dei Comitati unici di garanzia (CUG) che sostituiscono le funzioni dei Comitati pari opportunità (CPO): mentre i CPO erano quasi esclusivamente composti da donne, i CUG dovranno garantire, per legge,  una partecipazione paritaria dei sessi, di fatto, una “quota azzurra”, mentre le “quote rosa” continuano a scandalizzare e, quando, timidamente, proposte, al massimo in ragione del 25% (vedi quelle dei CdA)

·         In conclusione, la donna, riguardo il suo ruolo  nel XXI secolo, vuole stabilirlo, per la prima volta nella storia, da  sé, secondo i propri desideri ed i propri bisogni, utilizzando l’esperienza maturata storicamente e le tante  capacità che ha già dimostrato di avere, quelle che mancano alla politica ed alla società declinata al maschile, che sta dimostrando di fallire da tutti i punti di vista
·         Ruoli che valorizzino ed impieghino la sua differenza  come forza propulsiva ovunque, che promuovano la cultura di genere e la portino ad essere in numero adeguato in ogni luogo decisionale
·         Le donne del XXI secolo, che   rifiutano recisamente il concetto della politica delle donne, che non esiste, ma vogliono fare politica in quanto donne, non garantiranno nessun bonus di credibilità e, tanto meno, il voto, ai partiti che non sapranno dimostrare di aver recepito il messaggio

3)Progetti futuri

Si è confermata l’intenzione di procedere con la novità multimediale ipotizzata nella riunione scorsa, rinviando la realizzazione del numero zero (che saremmo state già pronte a realizzare) ad un prossimo incontro, se possibile entro la fine di luglio, per riprenderlo a settembre.
E’ stato deciso anche di affiancarlo ad una rubrica di informazione sul blog “Forse non tutte sanno che…” nella quale pubblicare brevi note sulle tappe fondamentali che riguardino la storia ed i diritti delle donne
      
La riunione si è sciolta alle 19,30 in un clima sereno e molto fattivo

Serenella

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