giovedì 19 maggio 2011

...Dietro le mimose il panorama retrostante è spoglio

Siena) Sul Corriere della Sera dell'8 Marzo, Beppe Severgnini scrive: “quando non
riescono ad accettare i cambiamenti, gli uomini - intesi come maschi - offrono complimenti.
Quando non sanno imporsi rinunce, espongono buone intenzioni. La giornata di oggi, 8
marzo, vedrà un turbinìo di eventi, iniziative, congratulazioni e riconoscimenti del ruolo
della donna. Ma le donne - intese come femmine - ormai l'hanno capito. Basta scostare
le mimose, e il panorama retrostante è spoglio”.
È vero, il panorama è spoglio, ma non solo. Dietro il sipario di mimose che ci
vengono offerte, lo spettacolo può essere anche degradante, offensivo, violento, ostile e
discriminatorio.
Tutto questo le donne lo sanno e a Siena, nel pomeriggio della Festa della Donna,
hanno espresso ad alta voce questa loro consapevolezza.
Dopo la manifestazione di Febbraio, le organizzatrici della mobilitazione senese,
che, come vi avevo raccontato nei precedenti articoli, si sono battezzate proprio Le donne
del 13 Febbraio, sono tornate in Piazza Salimbeni. A partire dalle 16.30, mentre nella città
si rincorrevano i coriandoli e i fili colorati del carnevale, tutte loro sono tornate ad
occupare con la propria coscienza di genere, con il proprio sdegno e con il loro spirito
costruttivo, lo spazio pubblico, per ripetere: Non suddite, ma cittadine.
La manifestazione senese dell'8 Marzo è stata fortemente connotata dall'impegno a
contribuire ad un'ampia presa di coscienza di genere. Per l'occasione, infatti, le
organizzatrici hanno prodotto del materiale informativo, che hanno divulgato ai microfoni e
che hanno rielaborato in volantini, che sono stati distribuiti in Piazza e per le strade. I temi
più salienti: lavoro, presenza nei luoghi decisionali, maternità e violenza.
Oltre alle Donne del 13 Febbraio, hanno arricchito la piazza con la loro presenza
alcuni professori dell'Istituto d'Arte Duccio di Buoninsegna e del Liceo della Formazione, di
Siena. Quest'ultimi, infatti, dopo essersi confrontati venerdì scorso durante una riunione ed
aver riscontrato significativi elementi in comune con il movimento delle donne, hanno
deciso di unirsi alla manifestazione organizzata da quest'ultime, per difendere la dignità
individuale e la scuola pubblica.
Questo secondo appuntamento, che è riuscito ancora una volta a suscitare
l'interesse della cittadinanza e a stimolare la partecipazione, conferma la determinazione
delle donne senesi a costruire, dietro al sipario di mimose, un nuovo scenario, sul quale si
possa vedere finalmente in scena una piena cittadinanza di genere.
(Delt@ Anno IX, n. 51 del 9 marzo 2011) Carla Fronteddu

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