Come verranno utilizzati i risparmi ricavati dall'equiparazione dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego?
A seguito della sentenza di condanna da parte della Corte europea nei confronti dell'Italia, per la discriminazione tra uomo e donna in materia di età pensionabile, il Consiglio dei Ministri del 10 Giugno 2010, ha approvato una norma che equiparerà, a partire da gennaio 2012, il termine per il pensionamento di uomini e donne, che lavorano nel settore pubblico.
Il sacrificio chiesto alle lavoratrici, si legge sul sito del governo, non sarà vano. La Ministra Carfagna, infatti, assicura: “Ho chiesto e ottenuto, che i risparmi liberati dall'innalzamento dell'età pensionabile siano destinati a interventi reali, che permettano alle lavoratrici di conciliare con meno difficoltà la vita professionale con quella familiare”.
Visto che di promesse non mantenute noi donne ne sappiamo qualcosa, l'organizzazione Pari o Dispare ha deciso di vigilare sulla tracciabilità e l’utilizzo dei fondi e ha presentato una risoluzione parlamentare sottoscritta, tra le altre, anche da Emma Bonino.
Tuttavia, la risoluzione parlamentare non è stata votata a Montecitorio per motivi procedurali e al Senato è stata respinta....
Ma la battaglia non finisce qua. Le firmatarie della risoluzione respinta al Senato, lanciano un appello alla mobilitazione contro lo scippo che stiamo subendo.
Ci mobilitiamo?
Carla
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